Narcisisti e relazioni affettive

Nel mito Narciso viene descritto già in adolescenza, come molto superbo, in fuga da tutti coloro che lo amano, non si concede, intoccabile, forse per orgoglio e per paura di avere bisogno degli altri. Punito perché ha fatto soffrire troppi giovani, sarà condannato a innamorarsi della propria immagine  e quindi senza essere riamato da parte di una persona diversa da sé.

In tempi più recenti il narcisismo è considerato un meccanismo di sopravvivenza, “società narcisista”, “tendenze narcisistiche” sono termini ormai abusati, altra cosa è il disturbo narcisistico di personalità.

Nel DSM V si configura come un disturbo di personalità, rientrando nell’organizzazione dei disturbi borderline. È caratterizzato da un sé grandioso, dall’incapacità di provare empatia verso gli altri, dal bisogno di ammirazione e di sentirsi al centro dell’attenzione, con conseguenti difficoltà relazionali ed affettive.

Si tratta di una personalità orientata essenzialmente al soddisfacimento dei propri bisogni.

Le caratteristiche del narcisismo sono in sintonia con i tratti culturali degli uomini occidentali: per gli uomini più che per le donne, il lavoro, la carriera, il successo sono strettamente correlati con la sicurezza e la soddisfazione personale.

Anche le donne sono ugualmente narcisiste e possono essere egocentriche ma vengono addolcite dal bisogno affettivo, smussano alcune loro caratteristiche di personalità perché sono molto più attente alle relazioni e più bisognose di esse.

Un narcisista chi è?

In genere è un personaggio carismatico, eloquente, parla molto anche troppo, si mostra brillante, ama essere ascoltato, è divertente, trasgressivo, mai banale, riesce a farsi notare, ha bisogno di essere al centro dell’attenzione, ceca emozioni forti, è indubbiamente una persona intelligente.

Potenzialmente si presenta come “perfetto”, in realtà accanto ad un io grandioso, mostra insicurezza emotiva legata a una vita relazionale vissuta in maniera difficile, sulla difensiva. Nella quotidianità spesso i narcisisti non riescono a trovare energie per essere all’altezza delle proprie aspettative e di quelle che hanno creato attorno a sé.

La superbia e l’orgoglio sono il loro “motore”, adottano tattiche accusatorie e denigratorie contro chi non la pensa come loro, hanno difficoltà a chiedere aiuto, a collaborare alla pari, in quanto presuntuosi e ambiziosi.

Funzionano molto bene nelle situazioni in cui sono richiesti cambiamenti rapidi, nelle sfide. Volano sempre alto e si aspettano grandi cose sia da se stessi che dagli altri, da qui la facilità con cui vengono delusi.

Come riconoscere un uomo narcisista?

È meglio  insospettirsi quando in una relazione amicale o sentimentale si viene accusati pesantemente e la persona, ogni volta, si chiama fuori dal gioco; quando dopo iniziali complimenti, apprezzamenti seguono critiche aspre e denigratorie; quando a qualsiasi cosa si proponga la prima risposta è no, per il solo fatto che non l’ha detta lui; quando il bisogno di attenzione, di riconoscimento, di apprezzamenti non sono compensati da attenzioni, ascolto e sensibilità rivolti alla partner.

I narcisisti danno molto retta alle proprie emozioni, senza mai metterle in discussione: la noia è attribuita all’altro, la rabbia è sempre scatenata da provocazioni esterne, le difficoltà nel rapporto sono un difetto della compagna, gli insuccessi e le mancanze di energia sono determinati da circostanze esterne.

E’ sempre meglio insospettirsi quando lui è molto galante, molto premuroso, decisamente intelligente, troppo spiritoso……così tanto, molto, troppo……… da essere poco naturale e sincero.

Bibliografia:
U. Telfener “Ho sposato un narciso”, ed. Castelvecchi; 
G. Dimaggio , A. Temerari “I disturbi di personalità, modelli e trattamento” ed. La Terza.